Il viaggio più emozionante e sorprendente dell’inizio stagione 2018 è stato senza dubbio il viaggio a Hong-Kong.
Non era il mio primo viaggio in Cina, e sono anche già stata diverse volte in passato in Giappone e a Singapore. Però Hong-Kong è stata un’esperienza davvero spaesante ed incredibile.
Negli ultimi mesi sarò sembrata quasi assente qui sul blog: brucio dall’impazienza di parlarvi di tutti i progetti che ho potuto realizzare ed i viaggi recenti.
Il primo viaggio della nuova stagione è stato nei paesi baltici.
Ecco un breve articolo sul mio ultimo viaggio in Lettonia, dove ho avuto il piacere di suonare il “Poema” di Ernest Chausson con l’orchestra da camera di Rezekne, sotto la direzione di Janis Stefackis.
È stato il mio secondo viaggio in Lettonia nel giro di pochi mesi, e davvero mi piace tantissimo quel paese! Il concerto era nella superba sala “GORS” di Rezekne, una sala inaugurata da pochissimo tempo, con un’acustica assolutamente fantastica!
Janis e tutti i musicisti dell’orchestra da camera di Rezekne erano proprio gentilissimi, abbiamo avuto il tempo di provare lungamente. Abbiamo potuto prendere il tempo necessario per studiare insieme da vicino i minimi dettagli, cosa che è piuttosto un lusso in questo mestiere: sovente si hanno solo pochi minuti a disposizione per provare con l’orchestra prima di un concerto, ed a volte non si possono esplorare tutte le possibilità musicali ed emotive.
Grazie al video fatto il giorno del concerto posso mostrarvi un pochettino della preparazione, dell’emozione, dell’effervescenza dietro le quinte… ed infine la gioia durante il concerto! Si tratta di un primo video che condivido con voi e spero di poterne fare più sovente!
Durante la prova…
“Preconcert Selfie”…
È ora di preparasi per andare in scena… ultimi momenti dietro le quinte…
Dopo il concerto con lo staff dell’istituto Francese Lettone, lo staff del Gors a Rezekne e Janis.
Il giorno dopo ho dato una breve Masterclass agli allievi della classe di perfezionamento del’Accademia di Musica. Questi giovani preparano il loro diploma, ed abbiamo potuto studiare opere importanti del repertorio violinistico, come le “Sonate e Partite” di Bach ed i Concerti per violino di Mozart.
L’entrata dell’accademia di musica di Riga
Durante la Masterclass con una delle allieve della classe di perfezionamento.
Questa volta ho anche potuto godere di qualche ora al mare, a Jūrmala. Faceva ancora molto freddo, il mare baltico era ancora invernale. Non vi pare davvero “Sturm und Drang”? Ci si potrebbe immaginare il “Schimmelreiter” di Theodor Storm, che cavalca nelle tempestose notti del nord lungo il mare…
Dopo l’emozione di un concerto c’è sempre un istante nel quale si vive un poco fuori dal mondo: si ha dato tanto di se, ci si è identificati tanto nella musica che si interpreta, che ci vogliono sempre un paio di ore per potere tornare alla vita quotidiana.
I gabbiani si fanno portare dal vento, la loro libertà mi affascina!
La bella cattedrale di Riga sotto i primi raggi di sole primaverili.
Pareizticīgo Kristus dzimšanas Rīgas katedrāle, la chiesa ortodossa della Natività di Riga. Questi tetti scinitillano sotto al sole nel cielo blu.
Ho passato l’ultima giornata a Riga al sole. Tornerò presto, senza dubbio prima dell’autunno per altri progetti… Proprio una città magica da scoprire e riscoprire ogni volta! <3
Ci sono stata a marzo per qualche concerto in Duo con Ugo Mahieux, in collaborazione con il locale Istituto di Cultura Francese.
Luoghi meravigliosi, castelli, salotti… questi concerti in duo ci permettono di vivere un’esperienza conviviale. La complicità fra Ugo e me si propaga con facilità attraverso sala, siccome, al di là dell’interpretazione, ci piace parlare ed interagire con il pubblico. Questa sensazione rappresenta per me quella che probabilmente vivevano i compositori dell’epoca romantica, come Schumann o Schubert, quest’ultimo così tanto introverso che sovente non suonava che davanti ai suoi amici più intimi.
Da oggi in poi vorrei condividere una cosa più personale con voi: a volte mi sento un po’ come il “Wanderer” di Schubert o di Caspar David Friedrich, quel personaggio che si vede solo di schiena.
Ed è proprio così che deve essere secondo me. Come interprete della musica che suono, tento di tradurre con le mie proprie parole il mondo come lo vedo con i miei propri occhi. Le foto sono una parte di questa visione, sovente si tratta istantanee senza valore, se non testimoni di un momento che mi ha commosso o ispirato in particolare. Vorrei condividere con voi il mio “giornale di bordo”, composto di foto e brevi aneddoti dei luoghi dove sono stata, come li ho vissuti ed interpretati.
Viaggiare fa parte della mia vita come musicista, e senza dubbio è una delle cose più belle: ho la possibilità di incontrare persone nel mondo intero, il loro modo di vivere al quotidiano e condividere la mia musica con loro. Penso che sia una delle cose che mi arricchiscono più di tutte.
I am Olivia Steindler, a violinist and Italian blogger who has been living in Paris for more than fourteen years. I am a Romantic and passionate about this revolutionary movement, which has been transforming Europe for almost 200 years. It all began with the little known music of Paganini, my first challenge until the day I understood that to be a Romantic was a true act of rebellion!